Nessun Corso nel Carrello!
Perchè ci soffermiamo sui pasti speciali? Da dove emerge questo bisogno? Recenti studi e ricerche di mercato (condotti a cavallo tra il 2016 e il 2018) hanno evidenziato 3 tematiche fondamentali per rispondere alle nostre domande:
Gli stranieri residenti in Italia sono l’8,3% della popolazione residente. In Puglia l’andamento generale resta inalterato e nel 2017 gli stranieri risultano essere il 3,1% della popolazione residente. Se si tenesse conto anche degli immigrati che nel frattempo sono diventati cittadini italiani (oltre 1 milione), la consistenza di questi gruppi aumenterebbe di oltre il 20%. Il pluralismo religioso implica spesso un pluralismo alimentare (nelle mense, negli ospedali, nelle scuole, ecc.) ed è dunque importante per tutti ed in particolare per le attività ricettive, ristorative e per i servizi pubblici che si avvalgono della ristorazione collettiva, essere in grado di rispondere ai bisogni alimentari di tutte quelle fasce di persone che oggi compongono l’Italia.
Il tema dell’immigrazione ci porta direttamente al punto 2 riguardante i flussi turistici in Puglia. Secondo il rapporto “BUY PUGLIA – MEETING AND TRAVEL EXPERIENCE – IL TURISMO INTERNAZIONALE IN PUGLIA” realizzato da Puglia Promozione, nei primi 7 mesi del 2017 in Puglia gli arrivi registrano il +5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e i pernottamenti il +9%. L’offerta ricettiva è aumentata del +7% rispetto ai sette mesi del 2016, con circa 450 nuovi esercizi ricettivi su tutto il territorio regionale e la crescita internazionale della Puglia come destinazione turistica sembra avere ancora grandi margini di sviluppo. In 15 anni, dal 2000 al 2015 e cioè dopo l’avvento della moneta unica europea e dopo la caduta dei confini e delle dogane in territorio Europeo, il turismo è profondamente cambiato: sono sotanzialmente raddoppiati gli arrivi internazionali.
Altro punto su cui occorre fermare l’attenzione è quello delle allergie e delle intolleranze alimentari che sono in costante crescita. Tra le allergie più note e più complesse da gestire in ambito ristorativo vi è senza ombra di dubbio la celiachia, patologia che vieta a chi ne è affetto l’assunzione di glutine. Ma il tema della celiachia è solo un grande capitolo a cui se ne aggiungono tanti altri minori. Quella del glutine e del lattosio sono certamente le intolleranze più diffuse e conosciute ad oggi (nel caso della celiachia parliamo invece di allergia). A queste si aggiungono tuttavia altre intolleranze, tra le quali è certamente doveroso nominare quella al nichel.
Infine, non meno importanti sono le nuove tendenze alimentari (vegan, vegetariano, ecc.) che, di fatto, determinano ed influenzano le abitudini alimentari di molti.
Alla luce di quanto detto, la figura dell’Operatore/operatrice per la preparazione di pasti per diete speciali non soltanto risulta estremamente spendibile sul mercato regionale, nazionale ed internazionale, ma risponde ad un vero e proprio bisogno nascente della società. La semplice possibilità di poter consumare un pasto, al di fuori delle mura domestiche, in linea con le proprie esigenze alimentari, siano esse di natura clinica, ideologica o religiosa, rappresenta un passo enorme verso l’itegrazione in senso lato e verso una società sempre più multiculturale.
E’ importante che la società sia al passo con i tempi e che sia in grado di garantire a tutti gli individui gli stessi diritti e le stesse possibilità anche in termini di scelta alimentare. Una figura professionale in grado di gestire le differenze alimentari in modo consapevole è una figura all’avanguardia, destinata ad una spendibilità, in termini di occupazione, sempre crescente.
Con la formazione si intende rispondere ad una serie di bisogni, che ad oggi emergono nel contesto pugliese, legati ad attività di accoglienza e ristorazione e che diventano elementi di integrazione per tutti coloro che abbiano necessità alimentari particolari e/o speciali. Il corso offre una formazione concreta e completa su:
La figura in uscita è formata per garantire tutti i processi e le sequenze di preparazione di pasti speciali, operando in spazi appositi o in laboratori comuni, provvedendo alla sanificazione di attrezzature ed ambienti per la preparazione di menù alternativi.
Questo nuovo operatore di settore trova impiego in diverse tipologie di aziende della ristorazione commerciale (ristoranti tradizionali, ristoranti gourmet, ristoranti per banchetti, ristoranti d’albergo, gastronomie di centri commerciali, neo ristorazione, ecc.) e della ristorazione collettiva (mense scolastiche, mense in case di cura e residenze per anziati, aziende di produzione pasti, ristorazione viaggiante) con la funzione di cuoco con specifica competenza nell’elaborazione, predisposizione e preparazione di menù speciali rispondenti ad esigenze mediche ed etico religiose.
Come per ogni progetto dell’Avviso 5 sono previsti massimo 20 partecipanti in possesso delle seguenti caratteristiche:
Al termine del percorso formativo, previo superamento dell’esame finale, sarà rilasciato un Attestato di qualifica professionale di “Operatore/operatrice per la preparazione di pasti per diete speciali” (livello EQF3) riconosciuto in tutti i Paesi della Comunità Europea.
La data di inizio non è ancora fissata, ma le iscrizioni sono aperte e sarà possibile candidarsi entro e non oltre l’11 OTTOBRE 2019 consegnando tutti i documenti richiesti:
In data 14/15 Ottobre 2019 sono fissati i test di selezione dei partecipanti (14 test scritto e 15 colloqui orali).
La domanda di partecipazione ( Scarica ora il modulo ) può essere consegnata, con tutta la documentazione richiesta, con le seguenti modalità:
Per maggiori informazioni: paola.giunta@istitutoeccelsa.it 0802461249 (lun-ven ore 9:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00)